REPELLENTI CUTANEI
Per un efficace protezione individuale dal fastidio delle punture e per evitare quindi la trasmissione di malattie portate da zanzare vettori di arbovirus (Malaria, Ziga, Dengue, Chikungunya e febbre gialla) ad oggi vengono utilizzati composti chimici come la Dietiltoluamide (DEET) e l’Icaridina (KBR3023) all’interno di insetto-repellenti testati e sicuramente efficaci.
Conosciamo meglio queste sostanze
La Dietiltoluamide
(C12H17NO) fu sviluppata nel 1944 da Samuel Gertle per il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) inizialmente per scopi militari. Questo composto che si presenta come un liquido oleoso inodore e di colore tendente al giallo risultò essere molto efficace e cominciò ad essere utilizzato tra i civili nel 1957.
Oggi, il DEET è la sostanza chimica più utilizzata negli insetto-repellenti in concentrazioni variabile dal 7% ad un massimo del 35% che garantisce una protezione fino a 5 ore.
Il DEET interferisce con i neuroni e i recettori delle zanzare, situati nelle antenne, e con parti dell’apparato boccale che rilevano sostanze chimiche come l’acido lattico e l’anidride carbonica rendendo la nostra pelle molto meno appetibile per le zanzare.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il DEET efficace nel tenere lontane le zanzare, inclusa la zanzara Aedes aegypti (vettore del virus Zika, dengue e chikungunya) e sicura per adulti e bambini se utilizzata nelle giuste concentrazioni.
Sono state effettuate numerose ricerche che hanno evidenziato i limiti di efficacia e potenziali pericoli nell’uso di questa sostanza. Ad esempio, il Dottor Vincent Corbel (Istituto di Ricerca per lo Sviluppo di Montpellier) ed il Dottor Bruno Lapied (Università di Angers) hanno condotto dei test che evidenziando potenziali effetti negativi che questa sostanza ad alte concentrazioni può avere sul sistema nervoso.
Inoltre è indispensabile testare la straordinaria capacità evolutive delle zanzare che permette loro di trasmettere alle generazioni successive la tolleranza al DEET (Pharmacokinetics, formulation, and safety of insect repellent N,N-diethyl-3-methylbenzamide (deet): a review.
Qiu H, Jun HW, McCall JW, Journal of the American Mosquito Control Association, 01 Mar 1998, 14(1):12-27)
La London School of Hygiene and Tropical Medicine da anni è impegnata nell’effettuare test relativi alla immunità delle zanzare al DEET:
“Quanto più saremo in grado di comprendere il funzionamento dei repellenti e come vengono rilevati dalle zanzare, tanto meglio potremo trovare modi differenti per aggirare il problema quando queste saranno resistenti alle sostanze.”.
(Dottor James Logan)
L’Icaridina
(Picaridina o KBR 3023)è un composto chimico appartenente alla famiglia della piperidina, composto da una miscela di quattro stereoisomeri. Possiede una maggior tollerabilità rispetto al DEET in quanto ha uno scarso assorbimento cutaneo e non è irritante consentendone quindi l’uso sui bambini dai 2 ai 12 anni per i quali, le direttive proposte dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), indicano di non superare due applicazioni nell’arco delle 24 ore e limita la concentrazione del principio attivo ad un massimo del 10% inoltre, invita a non trattare le mani dei più piccoli, che potrebbero facilmente entrare in contatto con le mucose della bocca. Ovviamente l’effetto barriera dipende dalla concentrazione del principio attivo presente nel prodotto. Se applicato nel modo corretto sulla superficie della pelle scoraggia le zanzare dal depositarvisi con un’efficacia che può raggiungere le 4-8ore (Avaliação da eficácia de diferentes repelentes comerciais contra Aedes albopictus e Aedes aegypti. FAS Costa – Ciências Biológicas Licenciatura-Tubarão, 2019 – riuni.unisul.br)
Il Paramatandiolo (PMD)
meglio conosciuto col nome Citrodiol, è l’unico derivato vegetale approvato come insetto-repellente dal Centers for Disease Control (CDC) degli Stati Uniti. Deriva dall’estratto di eucalipto citrato (Corymbia citriodora), è meno protettivo dei repellenti chimici ma a basse concentrazioni (6%) è utilizzabile persino sulla pelle delicata di bambini sopra i tre mesi, nonostante le indicazioni dell’ISS sottolineano l’importanza di non utilizzare nessun prodotto (neanche di derivazione vegetale) su bambini sotto i 2 anni, l’esperto dell’ISS Roberto Romi consiglia infatti per i più piccoli una protezione meccanica di culle e passeggini, con un velo di tulle a maglie strette.
L’ etil-butilacetilaminopropionato, meglio conosciuto come l’IR 3535 (Insect Repellent 35353) o AMP è un composto chimico del gruppo di esteri carbossilici e acetammidi (C11H21NO3). Considerata un biopesticida dall’EPA (United States Environmental Protection Agency) ha un’efficacia sensibilmente inferiore rispetto a quella dei principi attivi maggiormente utilizzati, sperimentalmente, è stata calcolata una protezione di circa 20 minuti rispetto a quella di oltre 300 minuti del DEET. A differenza di quest’ultimo può essere utilizzato sui bambini al di sopra dei 2 anni di età, viene commercializzato in concentrazioni che vanno dal 7% al 30% Va applicato secondo la scheda tecnica ogni due ore per un massimo di nove volte al giorno e va evitato qualsiasi contatto con gli occhi data la sua alta capacità irritante.
CONSIGLI PER CHE QUALSIASI REPELLENTE CUTANEO
–applicare il prodotto solo nelle parti scoperte del corpo
–non utilizzare su pelle irritata, abrasa o ferita
–non utilizzare spray direttamente sul volto, ma in caso applicarlo con le mani
–scegliere i prodotti anche in base all’età dei soggetti
(https://www.epicentro.iss.it/zanzara/)
PROTEZIONI INDIVIDUALI
L’adozione di protezioni individuali che permettono una sostanziale riduzione del fastidio dovuto alle punture di zanzara è consigliata attraverso un approccio che mira alla prevenzione contro le punture stesse, comportamenti e suggerimenti che vanno applicati in particolare nelle ore serali e notturne, per quanto riguarda la zanzara domestica Culex pipiens,(vettore del virus West Nile), nelle prime ore del mattino e sempre nelle ore crepuscolari se il problema è relativo alla zanzara tigre Aedes albopictus.
All’aperto
Scegliere un abbigliamento di colore chiaro che copra il più possibile gambe e braccia, calzini e scarpe chiuse.
Evitare l’uso di profumi, deodoranti, lacche per capelli e dopobarba
Applicare repellenti cutanei nel modo corretto e spruzzarli anche sui vestiti
Non applicare repellenti cutanei sotto i 2 anni, nel caso applicarli solo sulla parte esterna dei vestiti lontano da bocca ed occhi.
In caso di esposizione all’aperto in zone ad alta concentrazione di malattie trasmissibili da zanzare, è consigliato trattare i propri abiti con permetrina(0.5 gr/m2) e lasciarli asciugare almeno 24 ore prima di indossarli (efficacia di circa 7 giorni)
Al chiuso
Schermare porte e finestre con zanzariere o reti a maglie strette.
Utilizzare veli di tulle di cotone per la protezione di culle e lettini.
Utilizzare apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine o zampironi, ma sempre con le finestre aperte.
Ricorrere a prodotti a base di estratto o derivati del piretro (bombolette spray) in caso di massiccia presenza di zanzare, insetticida a rapida degradazione.
(https://www.ecdc.europa.eu/sites/portal/files/media/en/publications/Publications/TER-Mosquito-surveillance-guidelines.pdf)
REPELLENTI AMBIENTALI
I piretroidi, sono una classe di sostanze sintetizzate in laboratorio analoghe alle piretrine costituenti naturali dei fiori di Tanacetum cinerariifolium. La loro similitudine permette a queste sostanze di agire nello stesso modo superando però il principale limite delle piretrine: la loro fotolabilità, questo rende i piretroidi principi attivi molto più persistenti. La permetrina è un piretroide a bassa tossicità per la maggior parte dei mammiferi, la loro pelle lo assorbe in modo limitato e solo raramente produce reazioni allergiche.
Quando ci si reca in paesi tropicali o luoghi dove le malattie trasmesse dalle zanzare sono endemiche occorre ricorrere ai metodi di protezioni più efficaci al fine di evitare di venire contagiati, la World Health Organization consiglia di proteggersi spruzzando abiti ed eventuali zanzariere con un repellente a base di permetrina, applicata in modo appropriato resiste a diversi lavaggi e rimane attiva fino a 8 settimane. Le zanzariere dovrebbero essere trattate mensilmente per mantenere la loro efficacia. (Quaderni ISPRA, 2015)
Da qualche tempo sono in commercio lampade a basso consumo energetico di colore giallo con indicato sulla confezione l’effetto antizanzara. Queste speciali lampadine hanno la parte interna del bulbo di vetro ricoperta di un pigmento giallo luminoso che emette una luce con una lunghezza d’onda particolare (tra i 570-580 nm) che allontana le zanzare. Queste lampade sono state testate presso la Malaysian Society of Parasitology and Tropical Medicine, sulla specie Culex quinquefasciatus il risultato ha evidenziato la capacità di questo prodotto di ridurre la popolazione di zanzare del 91,34% ma non si sono notate differenze rilevanti invece con le zanzare tigre Aedes albopictus in quanto questa specie è attiva per lo più durante il giorno ovvero quando una lampadina non produce variazioni sostanziali dell’illuminazione già presente
È possibile creare delle zone di confort antizanzare usando prodotti naturali. Di minore efficacia ma ideali per proteggere zone particolari, per esempio dove si mangia, questi prodotti devono essere applicati per mezzo di una pompa a pressione (manuale o elettrica) ed è importante che vengano diffusi su ogni superficie, nelle percentuali indicate e con applicazioni ripetute nel tempo di solito a distanza di 1 o 2 settimane o più frequentemente in caso di piogge abbondanti. Già in uso negli Stati Uniti, esistono apparecchi capaci di irrorare automaticamente e ciclicamente queste sostanze nell’ambiente.
Studi scientifici ne sconsigliano l’uso con insetticidi veri e propri dato che un utilizzo indiscriminato rischia di incrementare la resistenza a certi prodotti da parte delle specie che si vogliono colpire.
I prodotti adatti a questo scopo sono:
No Fly Natural Stop che contiene alcune delle principali piante repellenti come: Cymbopogon nardus, Lavandula officinalis, Melia azadirachta, Eucalyptus globulus, Geraniolo, Linaiolo, un litro di prodotto permette il trattamento di circa 30 metri quadrati di superficie o un volume di 120 metri cubi. (https://www.mosquitoweb.it/mosquitoshop/44_no-fly-zone)
Estratto di aglio inizialmente disponibile solo quello prodotto negli Stati Uniti è attualmente prodotto anche in Italia. La corretta applicazione di questo prodotto ne prevede la miscelazione con altre sostanze additive che ne migliora la persistenza, deve essere nebulizzato nel tardo pomeriggio e mai nelle ore più calde, una volta a settimana per un mese, poi 2 volte al mese, un litro protegge circa 10 mq
Olio di Neem indicato come insetticida naturale si è rivelato efficace nella lotta alle zanzare anche come repellente, l’uso è semplice, va miscelato con acqua, in rapporto mediamente di 1:100 per poi essere nebulizzato. Trattandosi di una sostanza fotosensibile si consiglia l’applicazione una volta calato il sole. Non sono note le doti di persistenza nell’ambiente e quindi la durata dell’effetto repellente. (https://www.derattizzazione-disinfestazione.it/blog/prodotti/z-stop/)